La situazione fenologica dell’estate 2022 ha creato, nonostante la riduzione di circa il 50% delle zanzare rispetto all’estate 2021, un contesto particolarmente favorevole alla circolazione degli arbovirus quali il West-Nile (WNV). In particolare si sta verificando quanto segue:
riduzione quantitativa dei corpi idrici e della loro portata, con maggiore facilità di formazione di ristagni e acquitrini;
aggregazione di specie aviarie, serbatoio di WNV e di zanzare vettore di WNV. Ciò aumenta il rischio di infezione delle zanzare;
data la riduzione dei corpi idrici naturali, i siti di irrigazione dei campi o altri accumuli idrici di origine antropica risultano ancora più attrattivi verso le zanzare, che tendono quindi a spingersi più facilmente in prossimità delle persone. Questo aumenta il rischio di infezione per l’uomo.
Complessivamente si ha maggiore rischio di infezione per zanzare e anche maggiore rischio per l’uomo, soprattutto nelle aree rurali adibite ad agricoltura, e in particolare per persone che passino molto tempo all’aperto. Questo trova conferma nei 7 casi umani confermati in AULSS6 al 20/7/22 (5 encefaliti West-Nile, 1 febbre West-Nile e 1 asintomatico) rilevati, tutti residenti in zone rurali con vicino campi, orti e giardini, e tutti impegnati in attività all’aperto per numerose ore.
A partire dallo scorso anno, nel nostro territorio è comparso anche il Virus Toscana nella zona dei Colli Euganei, trasmesso da Pappataci. Un caso si è presentato recentemente nella zona Nord Occidentale dei Colli.
Si presenta dunque un contesto nuovo, che impone nuove modalità di azione per contrastare il vettore ed un aggiornamento delle precedenti indicazioni.
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