Pianificazione di settore

Piano delle Acque  

Il Comune di Abano Terme al fine di inquadrare la situazione idraulica del territorio individuando le critichi idrauliche e le relative soluzioni progettuali con lo scopo di ridurre e mitigare il rischio idraulico ha deciso di dotarsi del Piano comunale delle Acque. Tra gli obbiettivi del presente strumento urbanistico si elencano:
– Identificazione delle principali vie di deflusso delle acque meteoriche non limitandosi alle acque pubbliche, ma valutando anche la funzione di canali e fossi privati, nonché di fognature bianche o di tombinature a servizio di centri urbani;
– Ispezione dei manufatti idraulici presenti nella rete idraulica, rilevare le sezioni tipo esistenti e valutarne l’adeguatezza, individuando tutti gli elementi (strozzature, ostruzioni, curve) che possono limitare la funzionalità della rete idraulica
– Individuazione delle competenze amministrative (p.e. Regione, Consorzio di bonifica, Provincia, Comune, altri enti o soggetti privati) dei vari tratti di rete idraulica, delle condotte principali della rete comunale di smaltimento delle acque meteoriche o delle acque miste, dei principali fossi a cielo aperto o tombinati;
– Identificazione delle principali reti fognarie a servizio delle aree urbanizzate e dei principali fossi privati che incidono maggiormente sulla rete pubblica e che, pertanto rivestono un carattere di interesse pubblico;
– Perimetrazione delle aree afferenti ai singoli tratti di rete tubata odi canali di scolo con definizione dei principali parametri idraulici;
– Georeferenziazione dei dati raccolti (reti fognarie, canali consortili, principali fossi privati, impianti, ecc.), delle aree a criticità idraulica e degli interventi risolutivi da programmare;
– Predisposizione di modelli idraulici per individuare le principali criticità idrauliche dovute alla difficoltà di deflusso per carenze della rete minore o della rete fognaria;
– Individuazione delle critichi idrauliche relative alla rete idrografica minore (privata e comunale);
– Individuazione degli interventi di Piano per la risoluzione delle critichi idrauliche;
– Individuazione di apposite “linee guida comunali” per la progettazione e realizzazione dei nuovi interventi edificatori;
– Ipotesi di gestione, contenente indicazioni sulla modulistica da compilare al fine del rilascio delle licenze e concessioni, sui metodi e sui mezzi necessari per la manutenzione ed eventuale regolamento per la corretta gestione e manutenzione dei fossati.

Fanno parte del Piano delle Acque i seguenti elaborati:

  1. Relazione generale di Piano
  2. Schede tecniche interventi previsti nel Piano
  3. Carta degli interventi
  4. Carta delle risultanze di modello
  5. Regolamento di Polizia idraulica

Piano urbano della mobilità sostenibile

Il PUMS – Piano Urbano della mobilità sostenibile della Conferenza Metropolitana di Padova (Co.Me.Pa.) intende promuovere una visione condivisa delle politiche di mobilità sostenibile a livello intercomunale, per costruire un insieme di indicazioni che coinvolgano, in modo chiaro ed efficiente, le amministrazioni che sono coinvolte nella definizione e nell’implementazione delle misure da applicare.

La redazione del Pums si è sviluppata in tre fasi di lavoro che ha coinvolto 18 Comuni dell’area intercomunale di Padova tra cui oltre al Comune di Padova, Abano Terme,  Albignasego, Cadoneghe, Casalserugo, Legnaro, Limena, Maserà di Padova, Mestrino, Montegrotto Terme, Noventa Padovana, Ponte San Nicolò, Rubano, Saccolongo, Saonara, Selvazzano Dentro, Vigonza, Villafranca Padovana e il comune di Vigonovo (Città Metropolitana di Venezia).

Per approfondimenti e per consultare la documentazione

 


Piano urbano della mobilità ciclabile (BICIPLAN)

 

Lo sviluppo di azioni ed interventi che implementino la rete ciclabile sono importanti per affrontare uno dei temi strategici PAT in adozione: il benessere.
Accezione che coinvolge tutti gli aspetti dell’essere umano, e caratterizza la qualità della vita di ogni singola persona all’interno del territorio di Abano Terme.
Una rete ciclabile, ben studiata, crea opportunità per la qualità dello spazio urbano, soprattutto all’interno dei tessuti densi. Considerando che l’intero territorio di Abano Terme si sviluppa in rettangolo virtuale di 5 km per 6 km, il mezzo su due ruote può costituire una valida alternativa, in termini sia di risparmio di tempo per lo spostamento che per la ricerca di uno stallo di sosta, all’interno del tessuto urbano consolidato aponense.

Nel luglio del 2019 con D.G.C. 138 del 23/07/2019 la Giunta Comunale ha adottato ABANO BIKE CITY, il documento preliminare di carattere strategico e programmatico, finalizzato a indicare obbiettivi, criteri e priorità al fine di dotare l’Amministrazione Comunale del Biciplan previsto dalla L. 2/2018. Lo studio si approccia al tema della mobilità ciclabile partendo dal riconoscimento delle potenzialità di Abano Terme nel quadro della rete ciclabile europea e regionale, illustrando il quadro legislativo che governa il processo di formazione e i contenuti del piano, definendo azioni ed obbiettivi da perseguire. Introduce il progetto di rete utilizzando degli schemi interpretativi della struttura urbanistica e paesaggistica del territorio aponense letta attraverso il paradigma dei city user della ciclabilità. Il progetto si rapporta anche con la pianificazione di settore (PUMS, Piano del Verde, Piano della circolazione, Piano dell’arredo urbano e della cartellonistica), elaborando alcune politiche per la promozione della rete ciclabile comunale supportate da un metodo di stima economica.

Documento preliminare AbanoBikeCity

Fanno parte del BiciPlan – approvato con D.C.C. n. 4 del 02/03/2020 – i seguenti elaborati:

  1. Inquadramento – Elaborato grafico
  2. Stato di fatto – Elaborato grafico
  3. Scenario Finale – Elaborato grafico
  4. Masterplan – Elaborato grafico
  5. Percorsi della quotidianità – Elaborato grafico
  6. Percorsi e ricettività – Elaborato grafico
  7. Percorsi metropolitani – Elaborato grafico
  8. Percorsi del tempo libero – Elaborato grafico
  9. Scenario finale D.M. 557-99 – Elaborato grafico
  10. Progetto Abano Nord – D.M. 557-99 – Elaborato grafico
  11. Progetto Abano Sud – D.M. 557-99 – Elaborato grafico
  12. Scenario finale 1.02-2018 – Elaborato grafico
  13. Scenario finale e proprietà pubblica – Elaborato grafico
  14. Abano Bici Plan – Relazione illustrativa
  15. Stima economica per la realizzazione – Relazione

 


Piano del Verde 

Il Piano del Verde rappresenta una risorsa strategica per orientare le politiche di sviluppo locale alla sostenibilità, alla qualità, alla resilienza, alla cura della salute e del benessere diffuso. Il sistema del verde si configura come un bene di interesse collettivo e come un risorsa multifunzionale per la città, i suoi abitanti e i numerosi turisti ed ospiti accolti e richiede una visione integrata che tenga conto:
• del valore e dei benefici ambientali offerti dai c.d servizi ecosistemici (stabilità del suolo, mitigazione e adattamento al cambiamento climatico, riduzione inquinamento aria e acqua);
• del valore e dei servizi culturali e sociali, intesi come tutti quei benefici non materiali (estetici, spirituali, ricreativi, ecc.) che svolgono una funzione di integrazione e aggregazione sociale e che contribuiscono alla bellezza e al valore di un territorio;
• del valore e dei benefici socio-economici in termini di opportunità di sviluppo (turismo) e di green jobs, per la gestione e la manutenzione, ma anche di migliori condizioni igienico-sanitarie per stili di vita più salutistici, con significativi risparmi della spesa socio-sanitaria e di modelli economici di gestione che riducano la spesa pubblica.
Nella sua definizione il Piano riconosce ed integra le diverse funzioni del verde (mitigazione ambientale, arredo, produzione servizi, protezione da dissesto idrogeologico, bonifica di siti inquinati), definisce e sviluppa un piano degli indicatori per un governo del verde di qualità e ricerca le coerenze con gli impegni già adottati dal Comune di Abano.
Il Piano del Verde come una ‘rete del verde’ per mettere in relazione le aree rilevabili come esistenti allo stato di fatto o con previsioni di progetto e le aree naturalistiche esterne alla città, usando gli stessi componenti come elementi di giunzione ed interconnessione (viali alberati, zone di verde urbano, aree agricole urbane, canali d’acqua, percorsi ciclabili e pedonali, ecc). Una sinergia di relazioni che migliora la qualità del paesaggio e di conseguenza migliora la vita dei cittadini.

Consulta il Piano del Verde AbanoGreenCity

 


Piano comunale di classificazione acustica 

Il piano acustico pianifica gli obiettivi ambientali di un’area in relazione alle sorgenti sonore esistenti per le quali vengono fissati dei limiti. La classificazione acustica consiste nella suddivisione del territorio comunale in aree acusticamente omogenee a seguito di attenta analisi urbanistica del territorio stesso tramite lo studio della relazione tecnica del piano regolatore generale e delle relative norme tecniche di attuazione. L’obiettivo della classificazione è quello di prevenire il deterioramento di zone acusticamente non inquinate e di fornire un indispensabile strumento di pianificazione dello sviluppo urbanistico, commerciale, artigianale e industriale.

Fanno parte del Piano Comunale di classificazione acustica i seguenti elaborati:

  1. Approvazione Piano Acustico ( Delibera C.C. n° 84 del 17/11/2003)
  2. Modifica Piano Acustico con introduzione fascia classe IV (Delibera C.C. n. 58 del 24.11.2008)
  3. Norme tecniche di attuazione
  4. Tavola 1 – periodo normale
  5. Tavola 1 – periodo termale
  6. Tavola 2 – periodo normale (D.C.C. n. 58/2018)
  7. Tavola 2 – periodo termale (D.C.C. n. 58/2018)

Relazione classificazione acustica

 


Piano di localizzazione Stazioni Radio Base per la telefonia mobile

Il Piano Antenne ed il relativo regolamento rappresentano lo strumento con cui il Comune intende disciplinare il processo di localizzazione degli impianti di telefonia mobile sul proprio territorio.

 

  1. Approvazione Piano localizzazione SRB (Delibera C.C. n° 2 del 19/02/2021)
  2. Mappa delle localizzazioni nel territorio comunale
  3. Relazione tecnica – Piano territoriale
  4. Relazione tecnica – Analisi di Elaborati e Rappresentazioni Grafiche impatto Elettromagnetico (Stato attuale)
  5. Relazione tecnica – Analisi di Elaborati e Rappresentazioni Grafiche Impatto Elettromagnetico (Stato implementato)
  6. Regolamento comunale per l’installazione delle stazioni radio base per la telefonia mobile

Il P.I.C.I.L. – Piano dell’Illuminazione per il Contenimento dell’Inquinamento Luminoso

La  regionale veneto ha approvato la Legge 7 agosto 2009, n. 17 , recante “Nuove norme per il contenimento dell’inquinamento luminoso, il risparmio energetico nell’illuminazione per esterni e per la tutela dell’ambiente e dell’attività svolta dagli osservatori astronomici” con l’obiettivo di promuovere:

  • la riduzione dell’inquinamento luminoso e ottico, nonché la riduzione dei consumi energetici da esso derivati;
  • l’uniformità dei criteri di progettazione per il miglioramento della qualità luminosa degli impianti per la sicurezza della circolazione stradale;
  • la protezione dall’inquinamento luminoso dell’attività di ricerca scientifica e divulgativa svolta dagli osservatori astronomici;
  • la protezione dall’inquinamento luminoso dell’ambiente naturale, inteso anche come territorio, dei ritmi naturali delle specie animali e vegetali, nonché degli equilibri ecologici sia all’interno che all’esterno delle aree naturali protette;
  • la protezione dall’inquinamento luminoso dei beni paesistici;
  • la salvaguardia della visione del cielo stellato, nell’interesse della popolazione regionale;
  • la diffusione tra il pubblico delle tematiche relative all’inquinamento luminoso e la formazione di tecnici con competenze nell’ambito dell’illuminazione.

In attuazione dell’art. 5 della L.R. n. 17/2009, si individua tra i compiti a carico dei Comuni, quello di dotarsi del Piano dell’Illuminazione per il Contenimento dell’Inquinamento Luminoso (PICIL), che è il documento comunale di programmazione per la realizzazione dei nuovi impianti di illuminazione e per ogni intervento di modifica, adeguamento, manutenzione, sostituzione ed integrazione sulle installazioni di illuminazione esistenti nel territorio comunale, con gli obiettivi di contenimento dell’inquinamento luminoso per la valorizzazione del territorio, il miglioramento della qualità della vita, la sicurezza del traffico e delle persone ed il risparmio energetico.

Delibera di approvazione

RELAZIONE DI PIANO

CATEGORIA ILLUMINAZIONE INGRESSO

CATEGORIA ILLUMINAZIONE PROGETTO

TIPOLOGIE IMPIANTISTICHE

ZONIZZAZZIONE AI FINI ILLUMINOTECNICI

 

PIANO CIMITERIALE

Piano Regolatore Cimiteriale: è lo strumento che si occupa del governo dello spazio fisico del cimitero. Classifica le tipologie di spazi presenti, le funzioni assegnate e sulla base di analisi demografiche e statistiche pianifica e programma la gestione, la trasformazione ed ove necessario gli ampliamenti dell’area cimiteriale.
Nel sistema degli strumenti di governo dell’area cimiteriale, rappresenta lo strumento funzionale alla programmazione delle opere pubbliche.

INQUADRAMENTO TERRITORIALE

PLANIMETRIA STATO DI FATTO

PLANIMETRIA PROGETTO

RELAZIONE PIANO CIMITERIALE

 

Regolamento di Polizia Mortuaria ed Edilizia Cimiteriale: è lo strumento a contenuto normativo che regola gli aspetti di ordine amministrativo in tema di decesso, autorizzazione al seppellimento, sistemi di sepoltura, assegnazione degli spazi, gestione del processo di esumazione ed estumulazione delle salme, cremazione e dell’attività edilizia all’interno del cimitero.
Nel sistema degli strumenti di governo dell’area cimiteriale, rappresenta lo strumento che regola i rapporti con i cittadini.

REGOLAMENTO POLIZIA MORTUARIA ED EDILIZIA CIMITERIALE

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